Progetto “Rete di Vita”:

il mondo del volontariato si rinnova, l’unione fa la forza per prevenzione, donazione e solidarietà.

È stato avviato nel dicembre 2021 il progetto regionale “Rete di Vita”, approvato da Regione Veneto con decreto direttoriale Regione Veneto n. 33 del 30.07.21. “Rete di Vita” è nato dall’idea innovativa di Francesco Calabrò, già coordinatore trapianti del Veneto, ex chirurgo toracico e trapiantato di cuore a sua volta ed è stato scritto da Gloria Milan, comunicatrice e titolare di ICDLab, agenzia di comunicazione sul tema della sostenibilità. Lanciato grazie al patrocinio di Flavia Petrin, presidente nazionale di AIDO e presidente del gruppo comunale AIDO Mirano; “Rete di Vita” è ora  coordinato da Martina Celleghin, dott.ssa in “Lingue e Culture per la comunicazione e cooperazione internazionale”.

La mission di “Rete di Vita” è quella di informare le persone, guidandole verso una scelta consapevole sul tema della donazione degli organi quando ancora sono in vita e in salute, ma non solo. È infatti importante che si diffonda l’attenzione alla salute dell’individuo, per la prevenzione delle malattie che possono portare al trapianto e/ o alla disabilità.

“Rete di Vita” non è un’associazione a sé stante, ma uno strumento innovativo che potenzia l'attività delle associazioni già esistenti.

Nell’ottica di aumentare il numero dei donatori, il ruolo delle ODV (Organizzazioni di Volontariato) non è meno importante di quello del SSN (Sistema Sanitario Nazionale), ma complementare ad esso, in quanto senza il “Sì” alla donazione, non si possono effettuare i trapianti. Si è pensato di ampliare l’attività di AIDO e delle altre associazioni partner in “Rete di Vita”, nella prosecuzione dell’ottimo lavoro per cui sono note da decenni, perché “Rete di Vita nasce dalla convinzione che l’unione fa la donazione, ovvero che agire in sinergia valorizzi l’attività di ciascun ente coinvolto, portando al raggiungimento di obiettivi più ambiziosi.